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Pattern Scacchistici, i finali delle aperture Vol.1 - 2 - 3

Shereshevsky Mikhail, Slutsky Leonid

3 LIBRI DI GRANDE PROFONDITA' DIDATTICA IN OFFERTA ABBINATA

La Pattern recognition (“riconoscimento di schemi”) è uno degli elementi più importanti della conoscenza scacchistica e della forza di un giocatore da torneo.

Volume 1: I finali delle aperture 1 - Pattern Scacchistici

Volume 2: I finali delle aperture 2 - Pattern Scacchistici

Volume 3: I finali delle aperture 3 giochi Chiusi - Pattern Scacchistici

 Si veda sotto la descrizione dei 3 volumi

 


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Descrizione

Pattern Scacchistici - i finali delle aperture 1

Lo studio di questo volume affronta le idee più importanti dei Finali derivanti dalle strutture pedonali della difesa Siciliana e dell’apertura Spagnola, concetti utili per sempre nella cultura e nel percorso di crescita agonistico di ogni scacchista.  

"Questo volume avrà indubbiamente un grande valore didattico sia per gli insegnanti sia per gli allenatori ed i giocatori che studiano il gioco con spirito indipendente" (Artur Yusupov, n.3 del mondo nella seconda metà degli anni '80)

 

Pattern Scacchistici - i finali delle aperture 2

La Pattern recognition (“riconoscimento di schemi”) è uno degli elementi più importanti della conoscenza scacchistica e della forza di un giocatore da torneo.

Per la prima volta vengono resi disponibili, in questa collana, agli scacchisti italiani le traduzioni dei grandi classici di Mikhail Shereshevsky e Leonid Slutsky: “Mastering the Endgame”. I volumi si occupano delle strutture pedonali tipiche e dei piani di gioco tematici che derivano dalle varie aperture dopo il cambio delle Donne.
Proprio come nella serie dei Pattern dedicati al MEDIOGIOCO, anche in quella del FINALE lo studio viene affrontato usando il metodo delle partite-modello.

In questo secondo volume troverete 72 partite-modello sui giochi Aperti (Spagnola esclusa trattata nel primo volume) e Semiaperti (dove il nero non risponde 1...e5 ad 1.e4), classificate per variante o meglio per la struttura pedonale derivante. 

Ogni partita-modello non si limita a spiegare le idee, ma racconta una storia: quando e perché è nata una certa variante, chi l’ha ideata, quando e come è stata confutata o ridimensionata.  Studiando questo libro si impareranno così le idee più importanti dei Finali derivanti dalle strutture pedonali della Difesa Francese, Caro Kann, Pirc e Moderna, Scozzese, Russa, Due, Tre e Quattro Cavalli, Alekhine, Scandinava e Gambetto di Re, che rimarranno un bagaglio utile per sempre nella cultura e nel percorso di crescita agonistico di ogni scacchista.  

Mikhail Shereshevsky e Leonid Slutsky possono essere annoverati a buon titolo fra gli esponenti di spicco della scuola scacchistica sovietica, in particolare per lo studio dei finali. E’ celebre il grande classico di Shereshevsky “La strategia nel finale” e ha avuto un grande consenso mondiale anche il più recente “The Shereshevsky Method to Improve in Chess”.

 

I finali delle aperture 3 giochi Chiusi - Pattern Scacchistici

Per la prima volta è disponibile agli scacchisti italiani la traduzione di un'altra grande classico di Shereshevsky e Slutsky, Mastering the Endgame sui giochi chiusi.
Il libro che avete in mano è il volume conclusivo di una trilogia in italiano, che si occupa delle strutture pedonali tipiche e dei piani di gioco tematici quindi di Pattern scacchistici derivanti dalle varie aperture dopo il cambio delle Donne. 
Proprio come nella collana Pattern scacchistici dedicato al mediogioco, anche nel finale lo studio viene affrontato usando il metodo delle partite modello. In questo volume troverete centoquindici partite modello sui giochi chiusi (il bianco non apre 1.e4) classificate per struttura pedonale. 

Ogni partita modello non si limita a spiegare le idee, ma racconto una storia: quando e perché è nata una certa variante, chi l'ha ideata, quando e come è stata confutata o ridimensionata. 

Nello studio di questo libro conoscerete le idee dei più importanti finali e come trattarli (e anche molte idee del mediogioco) derivanti dalle seguenti strutture pedonali: 

Strategia sulle case scure 
tipiche dell'Est indiana, Vecchia indiana ecc. 

Struttura simmetriche 
tipiche del Gambetto di donna accettato, variante di cambio della Slava e dell’ Est indiana

Strategia sulle case chiare 
tipiche della NimzoIndiana, Ovest indiana, Ragozin ecc.  

Strutture asimmetriche 
la battaglia fra maggioranze di pedoni sulle ali e al centro, formazione Maroczy, Riccio, finali “catalani”, la coppia degli alfieri nei finali derivanti da aperture chiuse

 

La Pattern recognition (“riconoscimento di schemi”) è uno degli elementi più importanti della conoscenza scacchistica e della forza di un giocatore da torneo.

Lavorando sul presente volume di questa serie, gli autori hanno deciso di cambiare l’ordine in cui presentare il materiale. Infatti nelle partite che iniziano con aperture di gioco aperto e semiaperto, il finale mantiene a lungo le peculiarità assunte nella fase iniziale; per questo motivo - per esempio - è impossibile confondere un finale “Siciliano” con uno derivante dalla Spagnola, così come un finale della Caro-Kann con uno originatosi dalla Difesa Russa. 

Nelle aperture di gioco chiuso è tutto più complicato. Da molte di queste si possono raggiungere strutture pedonali identiche e, ad esempio, aperture così diverse nello spirito come il Gambetto di Donna e la Difesa Grünfeld possono portare a finali analoghi. 

La strategia di aumentare la pressione in modo sistematico, portata avanti dal Bianco nelle aperture di gioco chiuso, può essere contrastata dal Nero con diversi metodi. 

Innanzitutto, tutte le diverse aperture di gioco chiuso possono essere suddivise in due gruppi: 

A) il Nero permette all’avversario di costruire un centro di pedoni. In questo caso i metodi raccomandati dalla teoria moderna per la lotta contro il centro nemico sono: usare i pedoni, come nella Difesa Est-Indiana; fare pressione con i pezzi, come nella Difesa Grünfeld 

B) il Nero impedisce energicamente la creazione di un centro di pedoni esteso. Questo è possibile in due modi: occupando fisicamente il centro con i propri pedoni, come nel Gambetto di Donna; grazie alla pressione dei propri pezzi sulle case chiare, come nella Difese Nimzo-Indiana, Ovest-Indiana e Olandese. 

È questo il motivo che ha portato gli autori a organizzare questo volume in modo diverso: lo scopo è presentare tutto il materiale non tanto secondo la classificazione canonica delle aperture, bensì in funzione della strategia seguita dai due giocatori nella lotta per il centro. 
Il lettore noterà, giustamente, che il numero di finali dell’Est-Indiana presenti nella sezione “Strategia sulle case scure” è molto alto. 

Il Bianco ha una vasta gamma di metodi per sviluppare la sua iniziativa: può giocare “per il matto” nella Variante Saemisch, o giocare varianti più tecniche con un cambio precoce in e5. Inserendo nel libro alcune epiche "battaglie Est-Indiane" degli anni ‘50 e ‘60, gli autori hanno voluto ricordare i bei tempi di questa apertura - proprio con uno scopo altamente didattico - quando veniva definita “il problema principale delle aperture moderne”. 

I capitoli “Strategia sulle case chiare”, “Simmetria” e “Asimmetria” non sono altrettanto estesi, ma a nostro avviso sono fondamentali per far capire meglio al lettore il legame tra la strategia di apertura scelta e il finale risultante. Nelle aperture di gioco chiuso il Nero deve risolvere fin dalle prime mosse il problema della lotta per il centro. Come accennato in precedenza, in tutte le aperture di gioco chiuso il Nero dispone di due strategie fondamentali: permettere la formazione di un forte centro di pedoni nemico, oppure fare tutto il possibile per evitarlo. Nel primo caso, sfruttando il vantaggio di sviluppo concesso dal Bianco per crearsi il proprio centro, il Nero deve attaccare il punto più debole del centro del Bianco, ossia il pedone d4, con ...e5 o ...c5, per giocare poi sulle case scure. A questo piano è stato dato il nome di “Strategia sulle case scure”. 

La seconda strategia (evitare la formazione di un centro pedonale) si può attuare in due modi: 

• bloccando in modo tradizionale il pedone d4 (1.d4 d5 2.c4 c6) con i propri pedoni; 

• facendo pressione con i pezzi sulle case chiare (1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.Cc3 Ab4, o 3.Cf3 b6). In questo caso si parla di “Strategia sulle case chiare”. 


Questo volume ha indubbiamente un grande valore didattico sia per gli insegnanti sia per gli allenatori ed i giocatori che studiano il gioco con spirito indipendente. 
(Arthur Yusupov - n° 3 al mondo nella seconda metà degli anni '80) 

Mikhail Shereshevsky e Leonid Slutsky possono essere annoverati a buon titolo fra gli esponenti di spicco della scuola scacchistica sovietica, in particolare per lo studio dei finali. E’ celebre il grande classico di Shereshevsky “La strategia nel finale” e ha avuto un grande consenso mondiale anche il più recente “The Shereshevsky Method to Improve in Chess”.

 


Informazioni
  • Casa editrice LE DUE TORRI
  • Codice Pf123
  • Anno 2021, 2023
  • Pagine 240 + 252 + 442

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